Infertilità maschile: l’importanza della prevenzione in età adolescenziale
Rassegna stampa: Infertilità maschile: l’importanza della prevenzione in età adolescenziale
AUTORE: Angela Nanni
Una convention giovanile per parlare di salute sessuale e riproduttiva maschile
Durante la quarta edizione della Convetion giovanile «Focus On: Sexual Health» organizzata dal FAST, Istituto di Filosofia dell’Agire Scientifico e Tecnologico dell’Università Campus Bio-Medico di Roma in collaborazione con il FEA-Family Enrichment Association–Onlus a fine novembre. Si è discusso di salute sessuale e riproduttiva maschile.
«La sessualità è un tema molto importante, ma spesso crea imbarazzo in chi vorrebbe fare domande e soprattutto in chi dovrebbe rispondere, per cui passa in secondo piano. Di conseguenza frequentemente si ripiega sul compagno di banco o sull’amico poco più grande a chiedere consigli che potrebbero essere sbagliati- commenta uno degli studenti intervenuti all’evento che aggiunge- è questo il motivo per cui partecipare a un incontro sulla salute sessuale è importante: bisogna informarsi e fare informazione per permettere a tutti di fare e farsi delle domande e soprattutto sfatare falsi miti e luoghi comuni. In tema di salute sessuale e riproduttiva le donne si guardano e si ascoltano con più attenzione degli uomini, avvertono i cambiamenti e stanno imparando l’importanza di comunicarli agli esperti. Tale atteggiamento dovrebbe diventare prerogativa anche della popolazione maschile rappresentando il modo più corretto e sicuro per salvaguardare e promuovere la salute sessuale, che è di coppia e non solo di uno dei due sessi. Questa Convention è dei giovani per i giovani perché siamo noi che abbiamo bisogno di fare domande e di avere delle risposte corrette dalle persone giuste».
Ipofertilità maschile e femminile
Quando si parla di infertilità ci si riferisce all’assenza di concepimento dopo 12\24 mesi di rapporti non protetti: stando ai dati statistici questa condizione riguarda quasi un 15-20% delle coppie alla ricerca di un figlio. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (Quaderni del Ministero della Salute. Criteri di appropriatezza strutturale, tecnologica e clinica nella prevenzione, diagnosi e cura delle patologie andrologiche, 2012), in un 35% di casi la sub fertilità è imputabile soprattutto a un problema maschile, così come nell’altro 35% il problema è riconducibile alla donna, nel 15% dei casi è ravvisabile una problematica di coppia e l’ultimo 15% rimane senza una causa.
Maschi: responsabili dell’ infertilità in un caso su due
I problemi di fertilità maschile, dunque, pesano sulla procreazione quanto quelli femminili, anche se spesso i maschi sono più restii delle donne ad accettarlo e a parlarne, anche perché la loro condizione spesso è del tutto asintomatica. Ecco perché è fondamentale la cosiddetta prevenzione primaria cioè riuscire a individuare, sin dall’adolescenza e di conseguenza eliminare, tutti i comportamenti a rischio che possono mettere in forse la fertilità, problema che si manifesta poi quando compare il desiderio di famiglia.
«Le relazioni degli adolescenti oggi sono sempre più spregiudicate, rappresentate da passioni usa e getta, linguaggio crudo, foto hard, pasticche da sballo. La loro formazione è delegata più che mai al web- precisa la dott.ssa Cleonice Battista ginecologa del Policlinico universitario Campus Biomedico di Roma che sottolinea anche come- La bassa capacità di riflettere sulle cose, l’impulsività, la scarsa considerazione dei pericoli cui si potrebbe andare incontro, la difficoltà nel prendere decisioni, la ricerca del rischio, la facilità nel fare delle “bravate” rappresentano cambiamenti comportamentali che conducono spesso l’adolescente a mettersi in situazioni di pericolo. Un sano sviluppo sessuale è un goal importante nell’età adolescenziale perché conduce a una sana relazione con se stessi, a una capacità decisionale efficace e autonoma, alla stabilità della propria identità sessuale e in ultima analisi, al raggiungimento della maturità».
Le dieci regole d’oro
In merito alla questione Andrea Lenzi, Professore ordinario di Endocrinologia e direttore della sezione di Fisiopatologia medica ed Endocrinologia del dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università La Sapienza di Roma tiene a sottolineare: «Ancor più della diagnosi precoce è importante dare spazio ad attività e incontri dedicati ai giovani per sensibilizzarli all’importanza della prevenzione! Uno stile di vita sano protegge non solo la loro salute, ma anche la sessualità e la fertilità. Eseguire periodicamente l’autopalpazione dei testicoli e l’andare dall’andrologo per controlli periodici, sono abitudini importanti per la salute sessuale e riproduttiva fin da giovani».
Sin dall’adolescenza tutti i maschi, quindi, dovrebbero cercare di seguire un’alimentazione sana, svolgere regolarmente attività fisica anche al fine di mantenersi normopeso, cercare di tenere sotto controllo lo stress, cercare di non contrarre malattie sessualmente trasmissibili poiché non di rado, le loro complicanze possono seriamente minare la fertilità.
I ragazzi per nessun motivo dovrebbero iniziare a fumare o consumare droghe, non dovrebbero eccedere con gli alcolici, evitare di esporsi al calore eccessivo. Il calore prodotto da indumenti particolarmente stretti, docce e saune calde ripetute sono dei veri e propri killer per la salute degli spermatozoi.
Per quanto possibile bisognerebbe evitare l’esposizione eccessiva a radiazioni e a sostanze chimiche dannose. A tale proposito interviene ancora la dott.ssa Battista che conclude: «Obiettivo della Convention Giovanile di quest’anno, è stato proprio quello di fornire uno spazio di riflessione idoneo a supportare l’adolescente ad apprendere relativamente agli aspetti cognitivi, emotivi, sociali, relazionali e fisici della sessualità al fine di elaborare percorsi intellettuali atti a stimolare la sua volontà nel perseguire comportamenti indirizzati al raggiungimento di uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale fondamentale per la propria salute sessuale».